56 giorni 📖 Catherine Ryan Howard

56 giorni

traduzione di Giuseppe Marano

di Catherine Ryan Howard

Fazi, collana Darkside, marzo 2025

372 pagine

19,00 euro (cartaceo)

9,99 (digitale)

Sinossi

Nessuno sapeva che vivevano insieme. Ora uno dei due è morto. Potrebbe essere questo il delitto perfetto? 56 giorni prima Ciara e Oliver si incontrano per la prima volta in un supermercato di Dublino, durante una pausa pranzo come tante; tra loro scatta subito la scintilla e, nel giro di pochi giorni, iniziano a frequentarsi. Nella stessa settimana, il Covid-19 raggiunge le coste irlandesi. 35 giorni prima. Quando il lockdown minaccia di tenerli separati, Oliver suggerisce di andare a vivere insieme nel suo appartamento. Nonostante si conoscano da poco, Ciara accetta: per lei è l’unico modo di far funzionare la relazione sfuggendo al controllo della famiglia e degli amici. Per Oliver è l’unico modo di nascondere la sua vera identità. Oggi. Nell’appartamento di Oliver viene trovato un cadavere in decomposizione. Gli investigatori si buttano a capofitto nell’indagine: riusciranno a capire cosa è realmente accaduto, oppure la pandemia ha permesso a qualcuno di commettere il delitto perfetto?

Recensione

Parte lento e poi “esplode” il thriller di Catherine Ryan Howard pubblicato da Fazi editore (nella traduzione di Giuseppe Marano).

Ambientato a Dublino durante il primo lockdown, “56 giorni” racconta il timido, ma rapidissimo inizio della storia d’amore tra Oliver e Ciara: un amore destinato a confrontarsi presto con l’emergenza sanitaria mondiale, ma, ancora di più, con le tante bugie e le poche verità che sono alla base di questo rapporto.

Howard sfrutta un paio di espedienti narrativi classici -l’alternaza dei piani temporali e quella dei punti di vista- a sostegno di una trama complessa e magnetica, nella quale i ruoli dei pochissimi personaggi in azione si invertono e si mescolano, rovesciando più di una volta le prospettive e le aspettative del lettore.

L’angolazione mutevole da cui, a distanza di pagine, vengono narrati i medesimi episodi, nonché l’oscillazione tra “Oggi” e le settimane precedenti (che costituiscono una sorta di conto alla rovescia fino all’ Oggi stesso) arricchiscono il racconto di particolari sempre nuovi, costringendoci ogni volta ad azzerare i nostri calcoli e a formulare nuove ipotesi di lettura. 

Ne risulta una struttura testuale fondata su intensi chiaroscuri, in cui il Bene e il Male cambiano continuamente collocazione.

“Dividere le persone in buoni e cattivi è solo pigrizia”

Grazie Fazi per la copia in anteprima 🌼

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