Acqua scura 📖 Charlotte Link

Acqua scura (Le indagini di Kate Linville)

di Charlotte Link

Traduzione di Maria Alessandra Petrelli

Corbaccio, collana Top thriller, settembre 2024

432 pagine

22,00 euro (cartaceo)

11,99 (digitale)

Sono cinque (per ora) i libri di Charlotte Link che compongono la serie dedicata al sergente investigativo Kate Linville, in questo ultimo volume promossa al grado di ispettore. 

Un volume che si potrebbe definire decisivo nella storia della protagonista, perché segna una svolta definitiva nella sua vita professionale, ma anche perché finisce per portare dei cambiamenti radicali anche in quella privata (per ragioni comprensibilmente non spiegabili in questa sede).

Come in altri romanzi della stessa scrittrice, al centro dell’intreccio si pone il tema della famiglia o, meglio, delle famiglie, dal momento che ne vengono proposte diverse tipologie. 

Alcune appartengono a contesti socioeconomici miseri e degradati, sono segnate dalla miseria e dalla malattia. Ad esempio, il Prologo racconta del suicidio di una donna – è l’evento che costituisce l’antefatto di tutta la narrazione-: madre di due figli, di cui il minore costantemente malaticcio, moglie di un uomo costretto all’immobilità dopo un incidente sul lavoro, depressa anche per il fatto di vivere in un appartamento piccolo, in un quartiere povero, in uno delle centinaia di “palazzotti desolati” che “erano stati tirati su negli anni Settanta, per ospitare le persone che non potevano permettersi di vivere da nessun’altra parte”. 

Altre famiglie sono ricche e altolocate, ma non per questo più felici: ipocrisia, eccessiva attenzione alle apparenze, violenza fisica e psicologica sono fenomeni comuni, nascosti dietro al lusso di una villa o di una macchina costosa. 

“Per esperienza posso dire che in queste famiglie perfette in realtà c’è sempre un risvolto tutt’altro che perfetto. Più l’immagine esteriore è radiosa, più il fango si nasconde all’interno”

L’intreccio, che coinvolge appunto diversi nuclei familiari, si presenta complesso e articolato, visto che il numero dei personaggi è piuttosto ampio e le vicende si svolgono lungo archi temporali diversi e in diversi luoghi. 

In più, le indagini di fatto sono due: quella ufficiale riguarda un’adolescente scomparsa nel nulla, che gli inquirenti devono stabilire se sia scappata volontariamente, rapita o addirittura uccisa; l’altra, quella più importante, è un’inchiesta non ufficiale che Kate conduce tra la Francia, l’Inghilterra e la Scozia, su richiesta del suo ex collega/migliore amico Cale Hale (con lei coprotagonista dei precedenti romanzi). L’uomo infatti ha perso la testa per una giovane donna di nome Iris, che è anche l’unica superstite di un massacro, avvenuto quindici anni prima, nel quale avevano perso la vita i suoi genitori e la sorellina, gli echi del quale continuano a perseguitarla anche nel presente. 

Oltre a raccontare nel dettaglio il corso delle indagini, l’autrice ama soffermarsi sui personaggi principali e sui loro rapporti umani, approfondendo la descrizione della loro psicologia e dei loro stati d’animo. 

Kate ha un carattere particolare, schivo e introverso, è spesso ‘sotto tono’, quasi vittima di se stessa. 

Caleb, che pure ha avuto tanti problemi nel passato, è travolto dal sentimento nei confronti di Iris e l’innamoramento cambia la sua prospettiva su ciò che lo circonda:  

“…che effetto gli faceva l’amore! Un uomo che girava per il mondo trasfigurato, con gli occhiali rosa, incantato da castelli, spiagge e tramonti”

La narrazione risulta, dunque, ‘abbondante’, mai superficiale, tale da garantire una sostanziosa esperienza di lettura, poiché tende a sviluppare sia il lato più propriamente giallo-investigativo, sia quello psicologico-sentimentale.

Grazie alla casa editrice Corbaccio per la gradita copia in omaggio 🌺

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