Brava ragazza, cattiva ragazza 📖

Michael Robotham

Al centro del libro troviamo le indagini sulla morte di un’adolescente: una promessa del pattinaggio artistico, con diversi e inquietanti segreti da nascondere ad amici e familiari.  

Al di là di questa inchiesta (ben strutturata, secondo un crescendo di colpi di scena e di scoperte progressive che fanno sospettare di questo e di quello), il fulcro del romanzo è rappresentato dalla coppia di protagonisti, Cyrus e Evie: lui adulto, psicologo, collaboratore della polizia; lei poco piÚ che adolescente, rinchiusa in un centro di recupero, manesca e strafottente.

I due, diversissimi tra loro, hanno però vissuto durante l’infanzia delle vicende ugualmente drammatiche che hanno condizionato per sempre le loro esistenze. Sono entrambi stati vittime impotenti di fatti di violenza inaudita e questo crea tra loro un legame speciale che consente a Evie di lasciarsi (un po’) andare e di accettare l’offerta di supporto psicologico che le viene da Cyrus.

Evie è Faccia d’angelo, una ragazzina di cui non si conoscono il vero nome, l’etĂ , la provenienza, che ha trascorso la vita tra famiglie affidatarie e centri di assistenza minorile.  Tutti ricordano il caso di cronaca nera che l’ha vista protagonista, ma sono passati sei anni, quindi vive in incognito, con una nuova identitĂ . È intelligente, intuitiva, non si fida di nessuno, preferisce i cani agli esseri umani e possiede un dono (che è anche una condanna): riesce a capire subito se chi la circonda mente o dice la veritĂ .  

Per Cyrus è una sfida fin dal primo incontro.

“Molti anni fa, un mio docente universitario mi spiegò che uno psicologo veramente efficiente è quello che si impegna, che si addentra nelle tenebre per portar fuori qualcuno. ‘Quando una persona sta annegando, qualcuno deve bagnarsi’, disse. Sono pronto a bagnarmi, Evie. Tieni duro”. 

Evie è un personaggio complesso, costruito con grande perizia da parte dell’autore. Come dice il titolo, è nello stesso tempo una cattiva ragazza e una brava ragazza: è piena di rabbia che non riesce a reprimere, gioca d’azzardo, frequenta persone poco raccomandabili e non ha rispetto per le regole e le leggi. Resta il fatto che da bambina ha vissuto un trauma inimmaginabile e che è un’adolescente sola, senza una famiglia e che possiede solo il bottone del cappotto rosso che sua madre indossava al momento della sua uccisione. È ancora una bambina fragile e impaurita, che, per sopravvivere, ha creato una corazza intorno a sĂŠ:  

“Sono contenta di chi sono. Mi sono ricomposta mettendo insieme i cocci. Ho imparato a nascondermi, a scappare, a tenermi al sicuro e non c’è mai stata una volta in cui non mi sia sentita raggelare al rumore di passi davanti alla porta o avvertendo una presenza dall’altra parte di una parete”. 

Ringrazio Fazi Editore per la copia in omaggio. 

Leggi QUI la recensione del secondo volume, La ragazza che viene dal buio

Leggi QUI la recensione del terzo volume, Inseparabili

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