
“Un mese infido che ti illudeva con gli odori e le promesse dell’estate per servire a tradimento il suo piatto di sanguinosa follia umana.”
Siccome a luglio non succede mai niente, nel 1943 (il 19) Roma è stata bombardata dagli americani, nel 1948 (il 14) Palmiro Togliatti è stato oggetto di un attentato, nel 1957 (il 4) è stato lanciato sul mercato il primo modello di Fiat 500.
L’8 luglio, poi, l’ispettore Agostino Clodoveo si ritrova tra le mani “una storia ingarbugliata e maledetta”: un furto e una strage (“una famiglia malamente ammazzata, commissa’”), avvenuti contemporaneamente nel medesimo palazzo, “nel cuore della Roma più lussuosa”.
Con l’intuito da segugio che lo contraddistingue, il capo della squadra mobile sonda tutte le piste disponibili, anche le più improbabili. Non si rassegna all’orrore, visto che tra le vittime della mattanza c’è il piccolo, piccolissimo Benedetto e spiegare il mistero che avvolge i fatti di quella sera diventa una questione d’onore per lui e per tutti i suoi collaboratori.
Scrupolosissimo come sempre, l’ispettore torna più e più volte sul luogo del delitto e con il suo occhio attento indugia su ogni dettaglio, non trascura alcun particolare, immagina la scena, la ricostruisce, quasi la rivive.
Perché Clodoveo -lo sa bene chi ha letto i libri precedenti a questo, che è il quinto della serie-, oltre al fiuto infallibile, porta con sé un’aura di malinconia, una vena autoironica e dolente che gli deriva in parte dal sofferto vissuto, in parte dall’empatia che prova per le persone e le situazioni nelle quali si imbatte.
Non può restare indifferente all’idea del bimbo trovato morto nella culla né può evitare un forte coinvolgimento emotivo di fronte all’unica sopravvissuta, la figlia maggiore, che a causa del trauma ha perso del tutto la memoria e, tra lo scetticismo generale, viene presa in cura dal dottor Querques che “seguiva le teorie del famoso Sigmund Freud per sondare gli oscuri percorsi della psiche”.
Al centro del romanzo, pertanto, nel bene e nel male si colloca il tema della famiglia: quella delle vittime, quella degli altri inquilini del palazzo ‘degli orrori’ e anche quella del protagonista.
Infatti, in questo luglio in cui non succede niente (precisamente il giorno 15), l’ispettore deve sposare la dolce e paziente farmacista Fiorella. I preparativi fervono, anche se lui è completamente assorbito dall’indagine.
Grazie Piemme per la copia in omaggio 🪴
Per altre recensioni di libri di questa casa editrice, clicca QUI


Titolo: A luglio non succede mai niente
Autore: Cristina Stillitano
Casa editrice: Piemme
Data di pubblicazione: giugno 2024
Pagine: 368
Prezzo dell’edizione cartacea: 14,00 €
Prezzo dell’edizione digitale: 8,99 €