Diventeremo amiche

Anna Cherubini 📚

Perché è ancora così, dopo quarant’anni, tu, che ti chiami Emanuela Orlandi, non sei ancora tornata, e nessuno sa dove sei. O così sembra.

Il libro di Anna Cherubini è concepito come una sorta di lettera aperta nella quale l’autrice parla direttamente a Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina del Vaticano, sparita nel nulla il 22 giugno 1983 e mai più ritrovata.

Non un libro di inchiesta, non una ricapitolazione sulle indagini, le bugie, i depistaggi messi in atto (da chi?) fin dalle prime ore della scomparsa della ragazza, ma un delicatissimo memoir, la rievocazione appassionata e malinconica di una stagione (i primi anni ’80), di una fase della vita (la prima adolescenza) e di un vissuto, che la scrittrice ed Emanuela hanno, in parte, condiviso.

Vivevano infatti a pochissima distanza l’una dall’altra, con la differenza (forse sostanziale) per cui Anna abitava fuori ed Emanuela dentro il Vaticano. Porta S. Anna era percepita come il confine tra due mondi diversi e paralleli, divideva i comuni mortali da quelli che all’epoca erano considerati dei privilegiati: i cittadini di un piccolo regno, di un vero e proprio principato.

La loro conoscenza era superficiale e i loro incontri casuali.

Ma diventare amica di Emanuela è sempre stato il grande desiderio della giovanissima Anna, che da lontano la guardava con lo stesso ‘impasto’ di ammirazione e di invidia che le adolescenti spesso provano di fronte alle ragazze un po’ più grandi, tanto da volersi appropriare persino del loro nome (“Emanuela, il mio nome per gioco e il tuo nome vero”). E se qualcuno le chiedeva: “Siete amiche?”, rispondeva senza pensare: “Sì”.

Quel desiderio, mai realizzato, si è poi trasformato nella paura di subire lo stesso destino della ragazza scomparsa, di diventare, come lei, una “Vatican girl”.

Tanto più che Anna ha avuto la sorte di prendere il posto lasciato vuoto da Emanuela nella famosa scuola di musica, l’ultimo luogo certo in cui la giovane si era recata quel fatidico giorno e che potrebbe aver avuto un ruolo determinante nell’ “affaire” Orlandi (“Chissà che la scuola non venne considerata, almeno in quel periodo, una specie di ‘vivaio’ di ragazze”).

“Ho camminato per anni sui tuoi stessi passi, facendo tante cose che facevi tu, quasi una tua ombra. L’ombra di un fantasma”

In ogni pagina del libro si percepisce una nostalgia quasi tangibile per tutto ciò che ha preceduto la data della sparizione di Emanuela, o, se vogliamo, del suo ‘rapimento’, visto che la famiglia continua a definire il fatto in questi termini psicologicamente più ‘rassicuranti’. Alla ricostruzione di quel momento, la scrittrice si avvicina piano piano, passando attraverso il racconto delle giornate ‘normali’ trascorse nelle rispettive e altrettanto numerose famiglie; giornate scandite da programmi televisivi come Discoring, dalle canzoni di Baglioni, dalla scuola, dai pomeriggi ai giardinetti; ma anche attraverso il resoconto di giornate ‘meno normali’, come il fatidico 13 maggio 1981, il giorno dell’attentato a Giovanni Paolo II, che è stato in vario modo, da sempre, correlato al caso Orlandi.

Il libro si conclude con una nota di speranza: se non proprio la speranza di ritrovare Emanuela, quanto meno quella di stabilire la verità circa il mistero della sua sorte; di svelare tutti i segreti di una storia “italiana” (o meglio “vaticana”), che, comunque vada, non potrà mai avere un lieto fine.

“Non so per quale motivo non siamo diventate grandi insieme. Non so se tu lo sei diventata”

Ringrazio Solferino per la copia in omaggio 🌷

Per altre recensioni di libri pubblicati da questa casa editrice, clicca QUI

Titolo: Diventeremo amiche

Autore: Anna Cherubini

Casa editrice: Solferino

Data di pubblicazione: marzo 2024

Pagine: 302

Prezzo dell’edizione cartacea: 18,50

Prezzo dell’edizione digitale: 9,99

Sinossi

Esistono nella vita destini paralleli e due di questi destini si sono sfiorati, quattro decenni fa, all’ombra del Cupolone. Sono quelli di Emanuela Orlandi e di Anna Cherubini. Entrambe figlie di funzionari vaticani, entrambe con famiglie numerose e amati fratelli maggiori, entrambe appassionate di musica. La loro è un’adolescenza degli anni Ottanta: gli incontri ai giardinetti, le chiacchiere sui muretti, le corse in bici o sui pattini, la passione per le canzoni di Baglioni. Anna ha per la ragazzina più grande un’ammirazione venata di timidezza: vorrebbe che fossero amiche. Pensa che forse presto lo diventeranno. Ma un giorno, quella ragazzina sparisce. E mesi dopo, il suo posto alla scuola di musica verrà preso proprio da Anna, che comincerà a frequentare gli stessi corridoi da cui lei è uscita, in quel giugno del 1983, per mai più tornare a casa. A distanza di tempo da quei fatti, Cherubini trova il coraggio per affrontare di petto la storia di un rapporto mai sbocciato e di un caso ancora irrisolto. Una tragedia su cui da una vita si interroga: sarebbe potuto succedere a qualsiasi figlia di un impiegato del Vaticano? Sarebbe potuto succedere a lei?

Pubblicità