
Seconda avventura per il commissario Roberto Serra, che, dopo i fatti raccontati in Venti corpi nella neve, lascia Case Rosse per trasferirsi nelle colline del trevigiano, dove si impiega nell’ufficio immigrati: quasi un autoesilio, dettato dalla necessità di tirare il fiato dopo le ultime manifestazioni della “danza”, riapparsa con irruenza di fronte al triplice omicidio narrato nel primo episodio della serie.
Ma questa speranza di tranquillità risulta vana. Il commissario si imbatte in un caso che farebbe accapponare la pelle anche a gente molto meno impressionabile di lui.
Romanzo di grande sensibilità, che si propone di raccontare la storia di “persone” invisibili, questo libro (fin dal titolo) si concentra sulla figura dello “straniero”, inteso in diverse e sfaccettate accezioni.
Ne vengono infatti evidenziate la prospettiva straniante e la funzione di rottura rispetto all’equilibrio preesistente, sia esso immigrato, forestiero o “diverso”.
Attingendo a piene mani anche alla tradizione classica e letteraria, nonché al patrimonio musicale italiano, Pasini riporta alla memoria del lettore molti eventi storici eclatanti del XX secolo, e, attraverso l’esempio di personaggi realistici e dal passato doloroso, lo spinge a riflettere sul valore della vita umana, spesso dato per scontato, spesso sottovalutato a causa di pregiudizi e preconcetti di ogni sorta.
Grazie Piemme per la copia omaggio 🌷
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Titolo: Io sono lo straniero
Autore: Giuliano Pasini
Casa editrice: Piemme
Data di pubblicazione: maggio 2024
Pagine: 384
Prezzo dell’edizione cartacea: 13,00 €
Prezzo dell’edizione digitale: 7,99 €
Sinossi
Regola numero uno: condotta. La stanza è insonorizzata, l’esperimento non deve gridare o perdere il controllo. Altrimenti, verrà punito. A Termine, piccolo borgo immerso nei vigneti del profondo Nord Est tra le colline del Prosecco, il commissario Roberto Serra sembra aver ritrovato la serenità, anche grazie all’aiuto dei farmaci che assume per non sprofondare nelle visioni angosciose che lo tormentano. Di sera coltiva la sua passione per la cucina e per i vini nel piccolo ristorante di un amico. Di giorno lavora come capo dell’ufficio immigrazione nella questura della borghese e perbenista Treviso.
Una vita che scorre lenta, tra le visite sempre più rare della sua Alice e le chiacchiere sempre più frequenti con Susana, una sudamericana finita come lui in quell’angolo sperduto per tentare di cambiare vita. Un giorno Roberto incontra Francesca, una ragazza eccentrica e disperata che sa che lui era la stella di un Nucleo investigativo speciale a Roma e cerca di convincerlo a occuparsi del caso di una giovane sparita nel nulla. Suo malgrado, Serra si ritrova per le mani un’indagine scottante, una scia di scomparse misteriose. Tutte donne, tutte giovanissime, tutte straniere. Invisibili per la procura, per la polizia, per la gente, ma non per lui.