
La catastrofica visita allo zoo
di Joël Dicker
Traduzione di Milena Zemira Ciccimarra
La nave di Teseo, 2025
272 pagine
19,00 euro (cartaceo)
11,99 euro (digitale)
SINOSSI
«Per anni, nella piccola città dove sono cresciuta, è rimasto impresso nella memoria degli abitanti il ricordo degli avvenimenti che ebbero luogo allo zoo locale un venerdì di dicembre, pochi giorni prima di Natale.
E per tutti questi anni, nessuno ha saputo che cosa fosse realmente accaduto. Fino a questo libro.»
Alla vigilia di Natale, una visita scolastica allo zoo si trasforma in una catastrofe. Cosa è successo esattamente? I genitori di Josephine, la bambina che aveva preso parte alla gita, e che sembra saperne molte cose, sono decisi a scoprirlo.
Ma una catastrofe non arriva mai da sola, le apparenze ingannano e la storia prenderà una piega che nessuno avrebbe potuto immaginare…
RECENSIONE
Con la consapevolezza della ‘distanza’ di questo testo rispetto ai precedenti, mi sono addentrata nella lettura del breve romanzo, che a tutti gli effetti sembra -ed è anche- un libro destinato a un pubblico di piccoli lettori e i cui protagonisti sono sei altrettanto piccoli “birbanti”, che frequentano una scuola per bambini speciali.
E’ una di loro, Joséphine, ormai adulta, a raccontare la strana vicenda occorsa anni prima, questa catastrofica visita allo zoo cui si fa cenno nel titolo e che in realtà è solo l’ultimo atto di una catena di eventi innescati qualche tempo prima dall’allagamento imprevisto di quella stessa scuola.
La storia si presenta da subito movimentata e velocissima nel ritmo (come è normale, questo sì, in tutti i libri di Dicker), tanto più perché è raccontata dal punto di vista di una bambina, con l’entusiasmo e la tendenza all’esagerazione che è tipica della sua età.
Fin dalle prime pagine si percepisce la presenza di un sottotesto, che è poi l’aspetto più rilevante del libro: la vicenda infatti costituisce l’occasione per impartire un vero e proprio ciclo di lezioni sulla democrazia, sui suoi principi fondanti e sui suoi meccanismi di funzionamento, diluito nel corso dei diversi capitoli (l’uguaglianza, il rispetto, la tolleranza, l’inclusione, la partecipazione, le libertà, il trattamento delle minoranze, …).
Ecco alcuni esempi:
“Se non si vota, la democrazia non può funzionare,” ha spiegato il
Direttore. “È molto importante votare, altrimenti si indebolisce la
democrazia”
Oppure:
“La democrazia funziona correttamente solo se tutti gli elettori vanno a
votare. Perché così la decisione presa dalla maggioranza, e cioè dal maggior
numero di votanti, rappresenta davvero la volontà del maggior numero”
E ancora:
“La diversità,” ci ha spiegato il Direttore, “è il diritto di ognuno di essere
come vuole, senza che per questo gli diano fastidio.”
“E che cosa c’entra con la democrazia?” ha chiesto Otto.
“La diversità esiste grazie alla libertà e la libertà esiste grazie alla
democrazia”
“In una democrazia, quando si proteggono gli altri si protegge anche se stessi”
Tra l’altro, l’innocenza disarmante dei bambini mette a nudo di continuo le contraddizioni e le incongruenze del comportamento degli adulti, che puntualmente e con una certa nonchalance tendono a non rispettare neanche le più basilari regole di cittadinanza: sono loro – e con essi molti lettori ‘grandicelli’- che sembrano avere bisogno di dare una bella ripassata all’educazione civica e ai principi della convivenza civile.
“Non si rendono conto di quanto siamo fortunati a poter essere tutti diversi, insieme. Perché è questo il bello della democrazia. È addirittura la definizione della libertà: poter essere se stessi in mezzo agli
altri.”
Dicker comunque riserva un pensiero anche ai suoi affezionati seguaci. La catastrofica storiella, di fatto, ruota intorno a un piccolo mistero da risolvere.
“Allora abbiamo deciso di condurre una nostra indagine. Avremmo scoperto chi aveva allagato la nostra scuola. Ecco come è cominciato tutto”
Anche in questo caso, a una parte pratica (i bambini devono scoprire chi ha provocato l’allagamento della scuola) si accompagna una buone dose di teoria. Con l’aiuto della nonna di uno di loro, che ha la passione per le serie poliziesche, i giovanissimi detective apprendono i fondamenti del genere giallo e le basi delle tecniche di investigazione (il movente, l’alibi, la lista dei sospetti, le false piste, gli informatori, le prove, …).
Grazie La nave di Teseo per la copia in omaggio 🌼