La psicologa

B. A. Paris

Alice è una mitomane oppure qualcosa di inquietante sta veramente accadendo nella sua vita, dopo il trasferimento nella nuova casa?

La trama di questo thriller ruota intorno ai segreti di una villetta esclusiva al centro di Londra, in passato teatro dell’omicidio della psicologa Nina Maxwell. La nuova inquilina Alice, volendo fare luce sul crimine, si scontra con un impenetrabile muro di misteri e bugie, che finiscono per farle mettere in dubbio la propria lucidità mentale.

Questa casa è grande e lussuosa, ma “sporca” di sangue; è un luogo inquietante e continua ad essere potenzialmente pericolosa, perché chi ha già ucciso, sembrerebbe voler uccidere ancora. Il passato e il presente si intrecciano nella personale indagine della protagonista, già messa a dura prova dalla vita e ossessionata dal ricordo della sorella morta anni prima, che portava lo stesso nome della psicologa uccisa. Non è un intreccio originalissimo, ma, almeno fino ad un certo punto del libro, è strutturato in modo abbastanza intrigante.

Appena chiuso il libro, ho pensato che alcuni dei personaggi non fossero stati sufficientemente caratterizzati e risultassero ‘figurine’ di poco spessore (in parte confermo questa prima impressione). E’ vero, però, che il lettore percepisce i fatti secondo il punto di vista di Alice, quindi i personaggi che la circondano, ai fini della trama, devono risultare necessariamente ambigui, perché potenzialmente tutti colpevoli. Per questo, presumibilmente, la scrittrice non ha insistito troppo nel delinearli.

E, a proposito di ambiguità, a parte gli immancabili colpi di scena (alcuni, in verità, li avevo previsti), il dato più interessante mi sono sembrati i pochi capitoli dedicati al passato (distinti anche graficamente dal filone narrativo principale) perché solo alla fine del libro possono essere correttamente interpretati.

Dal finale forse mi aspettavo qualcosa in più: l’ho trovato in parte poco verosimile, in parte scontato. Però, capitolo dopo capitolo, ho provato la classica voglia di procedere nella lettura per vedere ‘come va a finire’ e questo è un merito innegabile per un libro, soprattutto se è un thriller.

Casa editrice Nord

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