Le streghe non dormono 📖 Alice Bassoli

Le streghe non dormono

di Alice Bassoli

Corbaccio, 2025

272 pagine

16,90 euro (cartaceo)

9,99 (digitale)

La golena: un luogo senza tempo, una terra fertile tra il Po e l’argine che salva dalle inondazioni, ma che in inverno si trasforma in un luogo di nebbie, misterioso e avvolgente. È nel fienile di una casa semidiroccata di golena che Paolo, dodici anni, viene trovato privo di sensi con una profonda ferita alla testa. Con gli amici era andato a giocare sfidando i proprietari, Luigi Morosini, un uomo violento con un debito verso la giustizia, e la moglie Elvira, che nel paese di Fossanera descrivono come una strega, anche se poi non poche donne vanno da lei di nascosto a farsi fare i tarocchi. Gli altri ragazzi non sanno che cosa sia successo, ma non è difficile puntare il dito contro il Morosini. Certo, è possibile che Paolo avesse visto qualcuno che non doveva vedere proprio lì, dai Morosini, proprio in quel freddo pomeriggio invernale… Paolo è in coma, non si sa se ce la farà, ma intanto il vaso di Pandora dei segreti del paese è stato scoperchiato e mentre la polizia indaga, tallonata da vicino da Pietro Incantevole, giovane cronista della stampa locale, nessuna famiglia si sente più al sicuro…

Ambientato a Fossanera, un paesino immaginario della Bassa Romagna, sulle rive di un Po torbido e maestoso, “Le streghe non dormono” è un romanzo corale che mette in rilievo le delicate dinamiche relazionali, sociali e familiari di una comunità piccola e poco coesa: un microcosmo, i cui complessi meccanismi di funzionamento riflettono i più ampi scenari dei rapporti umani intesi in senso generale.

Il punto di partenza del racconto è costituito dal ferimento del piccolo Paolo, che con alcuni suoi amici si è introdotto in un luogo ‘proibito’ e che rischia la vita a seguito dell’aggressione di cui è stato oggetto. 

A partire da questo evento, la storia si dirama in direzioni diverse, indagando nelle vite di quelli che con il ragazzino hanno più o meno avuto a che fare sino ad allora e descrivendo l’escalation di violenza che a quel punto, come una malattia, li contamina e li contagia quasi tutti senza eccezioni: i più grandi, sì, ma pure i più piccoli, anche loro rabbiosi, insensibili e poco empatici, esattamente come gli adulti che li hanno allevati.

“Sembra che le persone coinvolte in questa vicenda siano veramente tutte vittime di una sorta di maledizione”

Ma chi ha ferito Paolo tanto gravemente? 

E’ facilissimo individuare un colpevole e sbatterlo in quanto ‘mostro’ in prima pagina: da sempre, nell’immaginario collettivo, Luigi Morosini è considerato (ed è) un essere bestiale, quasi primitivo, non a caso soprannominato “il gorilla”, un orco da cui ci si deve tenere a tutti i costi lontani.

E sua moglie Elvira è una strega fatta e finita, una fattucchiera di professione, rancorosa, vendicativa, brutale quasi quanto il marito.

La comunità li addita come responsabili di tutti i mali che si abbattono su Fossanera, facendo di loro un comodo capro espiatorio. 

“Credo che molti qui abbiano le loro ottime ragioni per felicitarsi di questo colpevole perfetto. Nessuno vorrebbe scoprire che a far del male a un bambino sia stata una ‘persona per bene’. È più facile pensare che sia stato il lupo a mangiare le galline, e non il cane di casa.”

Eppure l’ondata di efferatezza di cui si diceva sopra coinvolge e travolge figure ben più miti e ‘normali’ di Luigi Morosini e della sua consorte. 

Come fuochi che covano da tempo sotto la cenere, la frustrazione, la solitudine, il dolore dell’abbandono divampano in un incendio di rabbia e di spietatezza che trasforma i personaggi  in mostri altrettanto feroci, quasi a dimostrazione del fatto che, in questo libro come nella vita vera, i confini del bene e del male non sono mai tanto netti, ma si configurano, piuttosto, quali contorni sfuggenti e sfaccettati. Ognuno di noi potenzialmente ha dentro di sé una strega malvagia, che non dorme mai.

Ferma restando la centralità delle suggestioni provenienti dal mondo naturale, rispetto al precedente e già pregevolissimo “La ninna nanna degli alberi”, il nuovo romanzo si configura come una grande prova di maturità e di maturazione da parte della giovane autrice, la quale non solo affronta tematiche di più ampio respiro, ma lo fa con una penna che sembra aver addirittura affinato quei pregi di eleganza e di scorrevolezza di cui aveva già ampiamente dimostrato di essere padrona. 

Grazie alla casa editrice Corbaccio per la copia in omaggio 🌼

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