L’enigma della maschera 📖 Paolo Lanzotti

L’enigma della maschera

di Paolo Lanzotti

Tre60 libri, febbraio 2025

416 pagine

18,00 euro cartaceo

8,99 digitale

SINOSSI

Venezia 1754. Da quando ha lasciato gli Angeli Neri, il corpo di agenti segreti dell’Inquisizione di Stato, Marco Leon vive una vita apparentemente tranquilla come bibliotecario di un anzianonobilhomo veneziano. Gli Angeli gli mancano, ma lui ha scelto di stare con Marion, la donna che ama, e non si pente della propria decisione. Tuttavia, il suo passato è sempre in agguato: a sorpresa, Alvise Geminiani, l’inquisitore al comando degli Angeli, gli chiede di tornare a indagare, perché è stato ucciso un sicario, Fabio Groggia, e la vicenda potrebbe coinvolgere un patrizio veneziano, Enea Dorigo.

Inoltre, alcuni loschi traffici sembrerebbero portare al Lazzaretto Vecchio, importantissimo presidio veneziano contro le epidemie. In breve accadono altri omicidi e alcuni indizi conducono Marco a Eugenio Flores, un patrizio socio in affari di Enea Dorigo. Ma che rapporto ci può essere tra i due patrizi, il Lazzaretto e i numerosi delitti avvenuti negli ultimi tempi? E chi è la misteriosa Maschera che si aggira per la città a porre domande scomode? Prima che l’esistenza stessa della Repubblica venga messa a rischio da un’epidemia, a Marco non resta che usare il suo proverbiale intuito per venire a capo dell’intricata vicenda, sino al confronto finale con l’assassino. Un confronto dal quale soltanto uno dei due uscirà vivo.

Recensione

L’enigma della maschera è un giallo storico, un romanzo corale dall’intreccio complesso, in cui i numerosi personaggi agiscono in nome di motivazioni economiche e politiche, ma anche sentimentali e passionali.

Chi conosce la serie degli Angeli neri, di cui questo romanzo fa parte, sa bene che le vicende sono ambientate a Venezia, più o meno a metà del XVIII secolo. Un’epoca in cui all’antico – le secolari istituzioni oligarchiche, come il consiglio dei Dieci, o religiose, come l’Inquisizione- inizia ad affiancarsi il nuovo, rappresentato dall’incipiente circolazione dei princìpi razionalistici e delle idee libertarie dell’Illuminismo. 

Le incarna nel migliore dei modi il protagonista Marco Leon, il Leone di Venezia, che, dopo una sospensione delle attività investigative, torna in gran segreto a cimentarsi con questa indagine molto intricata. 

Come di consueto, il romanzo ci offre la possibilità di ‘vivere’ la città nelle sue molteplici sfaccettature, conducendoci con la stessa facilità nelle osterie, nei palazzi dei nobilhomini, nei conventi, nei postriboli, nelle stanze del potere.

Tra i diversi contesti, particolare è la tipografia di Luigi Pasqui, detto Duprè, che stampa una gazzetta capace di…

“…scatenare un così sorprendente interesse intorno a una vicenda che, per sua natura, sarebbe stata destinata a un rapido oblio. Era un segno dei tempi nuovi. La voce di un’epoca caratterizzata sempre più dalla capillare diffusione delle notizie e dal conseguente moltiplicarsi delle opinioni”

Grazie Tre60 per la copia omaggio

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