Facciamo la conoscenza con un nuovo, straordinario ispettore della polizia parigina: un affascinante angelo vendicatore che combatte una strenua battaglia contro le varie incarnazioni del Male.
Éric Fouassier, nato nel 1963, è professore universitario, membro dell’Accademia Nazionale di Farmacia e Cavaliere della Legion d’Onore. Ha scritto diversi romanzi e racconti. L’Ufficio degli affari occulti (Neri Pozza 2022), il primo romanzo della serie con protagonista l’ispettore Valentin Verne, ha vinto il premio Maison de la Presse nel 2021. Il secondo volume, Il fantasma del Vicario, è uscito presso Neri Pozza nel 2023, seguito da Le notti della morte blu (2024).
In una Parigi in cui ancora fremono gli spiriti della rivoluzione, nel passaggio delicato dal regno di Carlo X al nuovo governo ‘borghese’ di Luigi Filippo, l’ispettore Valentin Verne è alle prese con uno strano caso di suicidio, che cela dei pericolosi risvolti politici.
Nello stesso tempo, è a caccia del Vicario, un individuo misterioso e pericolosissimo, che sembra inafferrabile e gli sfugge ormai da anni.
È proprio per trovare e punire questo criminale che Verne ha scelto di abbandonare gli amati studi di chimica, botanica e farmacia ed entrare nella polizia della capitale francese.
Essendo stato personalmente toccato dalla crudeltà di quest’uomo, Verne si sente investito dalla “missione quasi mistica” di scovarlo, una missione “da redentore”, che lo spinge ad assumere i tratti fisici e psicologici di un angelo vendicatore.
Bellissimo, algido e solitario, ma capace anche di grande tenerezza, perspicace, intelligente e colto, Valentin vuole ad ogni costo rendere giustizia al piccolo Damien, prigioniero del Vicario e, così, trovare finalmente un po’ di pace anche per se stesso.
L’ispettore è il grande protagonista del romanzo: intorno a lui ruotano numerosi personaggi, ma nessuno di loro è tratteggiato in modo da poterlo eguagliare per forza e per carattere.
Trovo molto efficace, comunque, il modo in cui lo scrittore li ha caratterizzati: attraverso una descrizione, diretta o indiretta che sia, diluita all’interno delle pagine e arricchita da una molteplicità di punti di vista. Per questo i protagonisti (Verne su tutti) ne risultano sfaccettati e particolarmente ‘vivi’.
Lo stesso si può dire delle vicende, che non sono mai presentate una volta e per sempre, ma continuamente reinterpretate e approfondite.
Parigi occupa un posto speciale nel libro: nel corso delle sue indagini, Verne la attraversa in lungo e in largo, di giorno e ancora più di notte, spostandosi nei quartieri popolari, nei vicoli, nei caffè, nelle dimore dei nuovi ricchi e nei palazzi del potere. Un’atmosfera misteriosa aleggia sulla città, una città in cui si intrecciano complotti, corruzione e tradimenti, ma anche, contemporaneamente, lotte per grandi ideali e cospirazioni, spettacoli teatrali e ricerche scientifiche all’avanguardia.
Insomma, si tratta di una lettura ‘sostanziosa’: per i diversi colpi di scena che la animano, per l’ampia ricostruzione del contesto storico e socioculturale, ma anche per la capacità dell’autore di dare vita a delle atmosfere piuttosto inquietanti e noir.
Ringrazio @neripozza per la copia che mi ha inviato in omaggio.