William Wall 📚

In pieno lockdown, lo scrittore Jim Winter, protagonista e voce narrante, organizza un workshop online per pochissimi e rigorosamente anonimi aspiranti autori. I partecipanti devono inviare le pagine dei loro romanzi a mano a mano che le scrivono, in modo da sottoporle alla correzione attenta di Jim.
Ma tra questi scritti, tutti piuttosto mediocri, ce n’è uno, quello di Deirdre, che, sin dalle prime righe, mostra “le avvisaglie di una trama potente”:
Omicidio irrisolto in un posto remoto e bellissimo
Il problema è che parla di una storia che, per averla vissuta in prima persona durante la sua giovinezza, Jim conosce molto bene, ma che non ha mai avuto il coraggio di raccontare, non solo nei suoi libri, ma neanche a sua moglie.
E’ la storia di Mattie Lantry, compagno di scuola di Jim, che, a 17 anni, era stato ucciso nel cimitero del paesotto irlandese in cui viveva. La sua morte è da sempre avvolta nel mistero più fitto, ma la giovane Deirdre sembra sapere esattamente come sono andate le cose.
Doppio binario
Il principale filone narrativo corre dunque su un doppio binario: si svolge nel presente (il laboratorio di scrittura, i ‘pezzi’ inviati dai 4 membri del gruppo, le correzioni di Jim) e parallelamente nel passato (i brani inviati da Deirdre ricostruiscono per episodi la triste vicenda di Mattie). Il collante tra le due dimensioni temporali è Jim: lettore di oggi, attore di allora, passa dall’incredulità, al disagio, al terrore. Perché alla morte di Mattie è legato un segreto inconfessabile, che sta per essere svelato.
“Avverto un fastidioso senso di invadenza, una violazione del mio patrimonio biografico”
“Questo libro è scritto per me. Forse contro di me”
In un certo momento, Jim è talmente ossessionato dall’autrice esordiente, da pensare che Deirdre sia il proprio alter ego, manifestatosi in una situazione di emergenza (quella del Covid) come un gigantesco senso di colpa.
Per capire chi è veramente Deirdre e come può conoscere così bene la vita di Mattie, Jim sarà costretto a tornare indietro nel tempo e nello spazio e ad affrontare il passato in modo finalmente sincero.
Pandemia
L’ambientazione durante la prima, drammatica fase della pandemia è un dato essenziale: è per riempire il vuoto delle lunghe giornate di lockdown, che Jim organizza il laboratorio di scrittura, il quale a sua volta mette in moto gli eventi che costituiscono la linea narrativa di primo livello; inoltre, questo scenario non resta passivamente sullo sfondo della vicenda, ma consente al lettore di entrare a pieno in relazione con i personaggi, dato che i protagonisti vivono così come lui stesso ha vissuto la propria quotidianità durante quel periodo: Jim e la moglie Catherine sono spesso descritti mentre riflettono e ragionano sulla situazione internazionale, commentano le decisioni politiche, attendono il conteggio quotidiano dei contagi, si muovono tra mascherine, riunioni online, spesa a domicilio, disinfettanti e distanziamento.
Il lavoro invade le abitazioni private, il tempo si ricalibra
Letteratura (teoria e pratica)
Altro aspetto notevole: il romanzo risulta particolarmente ‘corposo’ dal punto di vista culturale. Jim e la moglie sono due intellettuali, lui scrittore, lei docente di filosofia, e le loro conversazioni si svolgono all’insegna dei riferimenti dotti e delle citazioni letterarie. Spuntano continuamente e con grande naturalezza diversi richiami a letterati e filosofi di ogni tempo, con una speciale predilezione per quelli italiani (l’Italia è un pallino di Jim, che vi ha soggiornato per preparare la tesi di laurea). In particolare, dato il peculiare momento storico, Jim si dedica alla lettura di quegli autori che hanno trattato l’argomento delle epidemie di peste (“la letteratura pestilenziale”, la chiama: parliamo, tra gli altri, di Boccaccio, di Manzoni, di Dafoe).
A questa già solida impalcatura filosofico-letteraria, si vanno ad aggiungere le analisi testuali con le quali Jim interviene tecnicamente nella revisione dei testi spediti dai membri del gruppo SA (scrittori anonimi), apportando correzioni, suggerendo modifiche, sottolineando la bontà di alcune parti o la criticità di altre.
E ancora, le pagine in cui, con l’aiuto di Roland Barthes, il narratore riflette sul mestiere di scrittore…
”…una specie di immaginaria figura piena di forza, autorevolezza e, auspicabilmente, famosa”
e sul suo ego:
”…un altro lavoro non lo troveremmo mai più […]. Dalla prima volta che abbiamo appoggiato la penna sul foglio. Il nostro ego […] è troppo grande per fallire”
Mattie Lantry
La parte meglio riuscita, resta, comunque, quella che ricostruisce la vicenda di Mattie Lantry. La figura del giovane è delineata con molta profondità: l’autore, attraverso i ricordi di Jim e i brani di Deirdre ne rammenta la generosità, l’ingenuità, il legame con il nonno, quel suo stare sempre con la testa tra le nuvole, la violenza fisica e verbale subita dai bulli del paese, la passione per la fisica e la storia, la curiosità per le cose del mondo…la sua assenza pesa come un macigno nelle vite di quelli che lo hanno amato e anche i lettori non possono evitare di affezionarsi a lui e alle sue stravaganze.
”Non posso fare a meno di ammirare il modo in cui Deirdre sviluppa il personaggio di Mattie. Le stranezze nell’esprimersi, una certa ottusità, le difficoltà nel rapporto con Ash restituiscono il quadro limpidissimo di un bizzarro naif tutto avvolto nel suo mondo”
Grazie Guanda per la copia omaggio 🌷
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Titolo: Ti ricordi Mattie Lantry?
Autore: William Wall
Traduzione: Stefano Tettamanti
Casa editrice: Guanda
Data di pubblicazione: marzo 2019
Pagine: 320
Prezzo dell’edizione cartacea: 19,00
Prezzo dell’edizione digitale: 9,99
Sinossi
Quando lo scrittore Jim Winter, in pieno lockdown, decide di offrire un workshop online a cinque aspiranti autori, non può nemmeno immaginare quello che lo aspetta. La regola è una sola: il completo anonimato di insegnante e allievi. Tra le storie inviate spicca quella scritta da Deirdre, che racconta la tragica fine di Mattie Lantry, un ragazzo solitario e isolato dai coetanei, ritrovato senza vita all’interno di un cimitero a soli diciassette anni nell’ormai lontano1980.
Mentre Deirdre invia un capitolo dopo l’altro, agli occhi attoniti di Winter appare sempre più evidente che gli eventi raccontati assomigliano molto, troppo, a un episodio della sua gioventù. L’ambientazione, i fatti, persino i nomi sono gli stessi. Chi è Deirdre e come fa a conoscere ogni dettaglio di quella storia? E in che modo Winter è coinvolto in ciò che è accaduto?
Per scoprirlo dobbiamo tornare nei luoghi dove tutto è cominciato, in un piccolo borgo di pescatori irlandese sferzato dal maree dal vento. Qui Jim Winter incontrerà le sue vecchie conoscenze e dovrà riportare a galla un passato che credeva sepolto: il doloroso segreto che lo tormenta da tutta la vita…